Nuova Riveduta:

Cantico 5:2

(Ap 3:20; 2Co 7:10) Ca 3:1-4
Io dormivo, ma il mio cuore vegliava.
Sento la voce del mio amico che bussa e dice:
«Aprimi, sorella mia, amica mia,
colomba mia, o mia perfetta!
Poiché il mio capo è coperto di rugiada
e le mie chiome sono piene di gocce della notte».

C.E.I.:

Cantico 5:2

Io dormo, ma il mio cuore veglia.
Un rumore! È il mio diletto che bussa:
«Aprimi, sorella mia,
mia amica, mia colomba, perfetta mia;
perché il mio capo è bagnato di rugiada,
i miei riccioli di gocce notturne».

Nuova Diodati:

Cantico 5:2

Seconda separazione dallo sposo
Io dormivo, ma il mio cuore vegliava. Sento la voce del mio diletto, che picchia e dice: «Aprimi, sorella mia, amica mia, colomba mia, mia perfetta, perché il mio capo è pieno di rugiada, e i miei riccioli di gocce della notte».

Riveduta 2020:

Cantico 5:2

Quarto componimento
I TIMORI E I DESIDERI DELLA SPOSA
L'amata all'amato:
Io dormivo, ma il mio cuore vegliava. Sento la voce del mio amico, che bussa e dice: “Aprimi, sorella mia, amica mia, colomba mia, o mia perfetta! Poiché il mio capo è coperto di rugiada e le mie chiome sono piene di gocce della notte”.

La Parola è Vita:

Cantico 5:2

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Cantico 5:2

Io dormivo, ma il mio cuore vegliava. Sento la voce del mio amico, che picchia e dice: 'Aprimi, sorella mia, amica mia, colomba mia, o mia perfetta! Poiché il mio capo è coperto di rugiada e le mie chiome son piene di gocce della notte'.

Ricciotti:

Cantico 5:2

Una visita notturna del diletto: la scomparsa, la ricerca affannosa, l'elogio di lui.
Sposa. Io dormo, ma il mio cuore veglia. [Ecco] la voce del mio diletto che picchia: «Aprimi, sorella mia, amica mia, mia colomba, perfetta mia: chè il mio capo è coperto di rugiada, e i miei riccioli [tutti molli] delle stille della notte!».

Tintori:

Cantico 5:2

La sposa in affanni per cercare il suo sposo -
Io dormo, ma il mio cuore veglia. La voce del diletto che picchia! - Aprimi, mia sorella, mia diletta, mia colomba, mia immacolata; perchè il mio capo è pieno di rugiada e i miei riccioli son pieni di gocce della notte. -

Martini:

Cantico 5:2

Io dormo, e veglia il mio cuore: la voce del mio Diletto che picchia: Aprimi, sorella mia, amica mia, mia colomba, mia immacolata: perocché il mio capo è pieno di rugiada, e i miei capelli dell'umido della notte.

Diodati:

Cantico 5:2

IO dormiva, ma il mio cuore vegliava; Ed io udii la voce del mio amico, il quale, picchiando, diceva: Aprimi, sorella mia, amica mia, Colomba mia, compiuta mia; Perciocchè il mio capo è pieno di rugiada, E le mie chiome delle stille della notte.

Commentario abbreviato:

Cantico 5:2

Versetti 2-8

Le chiese e i credenti, con la loro negligenza e sicurezza, provocano il ritiro di Cristo. Dovremmo accorgerci del nostro sonno spirituale e delle nostre disfunzioni. Cristo bussa per risvegliarci, bussa con la sua parola e il suo Spirito, bussa con le afflizioni e con le nostre coscienze; così Ap 3:20. Quando non ci ricordiamo di Cristo, egli pensa ancora a noi. L'amore di Cristo verso di noi dovrebbe impegnare il nostro verso di lui, anche nei casi più impegnativi, e noi possiamo solo guadagnarci. Le anime disattente mettono in cattiva luce Gesù Cristo. Non si poteva mandare un altro ad aprire la porta. Cristo ci chiama, ma noi non ci pensiamo, o fingiamo di non avere le forze, o non abbiamo tempo, e pensiamo di poter essere scusati. Trovare scuse significa mettere in cattiva luce Cristo. Chi disprezza Cristo non trova nel proprio cuore la forza di sopportare un colpo di freddo o di lasciare un letto caldo per lui. Osservate i potenti influssi della grazia divina. Mise la mano per aprire la porta, come uno stanco di aspettare. Questo indica un'opera dello Spirito sull'anima. L'elevazione del credente al di sopra dell'autoindulgenza, la ricerca in preghiera delle consolazioni di Cristo e l'eliminazione di ogni ostacolo alla comunione con Lui; questi atti dell'anima sono rappresentati dalle mani che gettano mirra profumata sulle maniglie delle serrature. Ma l'Amato se n'era andato! Assentandosi, Cristo insegnerà al suo popolo ad apprezzare maggiormente le sue visite benevole. Osservate: l'anima chiama ancora Cristo il suo Amato. Ogni abbandono non è una disperazione. Signore, io credo, anche se devo dire: Signore, aiuta la mia incredulità. Le sue parole mi hanno sciolto, eppure, miserabile com'ero, mi sono giustificato. Il soffocamento e la repressione delle convinzioni saranno molto amari da pensare, quando Dio ci aprirà gli occhi. L'anima si mise alla sua ricerca; non solo pregò, ma usò i mezzi, lo cercò nelle vie in cui lo si trovava. Le sentinelle mi hanno ferito. Alcuni si riferiscono a coloro che applicano erroneamente la parola alle coscienze risvegliate. L'accusa alle figlie di Gerusalemme sembra significare il desiderio del credente angosciato di ricevere le preghiere del cristiano più debole. Le anime risvegliate sono più sensibili ai ritiri di Cristo che a qualsiasi altro problema.

Riferimenti incrociati:

Cantico 5:2

CC 3:1; 7:9; Dan 8:18; Zac 4:1; Mat 25:4,5; 26:40,41; Lu 9:32; Ef 5:14
CC 2:8,10; Giov 10:4
Ap 3:20
Sal 24:7-10; 81:10; Prov 23:26
CC 2:14; 6:9; Sal 119:1; Ap 3:4; 14:4
CC 8:7; Ge 29:20; 31:40,41; Is 50:6; 52:14; 53:3-5; Mat 8:17; 25:35-45; Mar 1:35; Lu 6:12; 22:44; 2Co 5:14,15; Ga 2:20

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